Esplorando il Fascino dell’Old Sheffield: Un Tuffo nella Storia dell’Argenteria
L’Old Sheffield rappresenta un capitolo affascinante nella storia dell’argenteria, un’epoca in cui l’abilità artigianale si univa alla creatività per dare vita a opere d’arte funzionali e affascinanti. Questo stile distintivo è emerso nel XVIII secolo nella città di Sheffield, Inghilterra, e ha segnato un periodo di innovazione nella produzione di oggetti in metallo.
Una delle caratteristiche più iconiche dell’Old Sheffield è l’uso del processo di “placcatura a lamina”, che ha permesso agli artigiani di creare oggetti che sembravano in tutto e per tutto fatti d’argento massiccio, ma erano in realtà realizzati con un nucleo di metallo più economico. Questa tecnica ha reso gli oggetti accessibili a una gamma più ampia di persone, contribuendo alla sua popolarità.
Tra le creazioni più celebri dell’epoca vi sono i servizi da tavola lussuosi, i vassoi decorativi, le teiere elaborate e gli eleganti candelabri. Questo materiale si distingue per il suo design dettagliato e la qualità artigianale eccezionale, con incisioni intricate e motivi ornamentali che riflettono lo stile dell’epoca.
Questa forma d’arte è stata in gran parte responsabile della crescita dell’industria manifatturiera di Sheffield, trasformando la città in un centro rinomato per l’argenteria.
Oggi, gli oggetti dell’Old Sheffield sono ambiti sia dai collezionisti che dagli appassionati di design d’interni per la loro bellezza senza tempo e il valore storico. Questi pezzi ci ricordano un momento in cui l’arte dell’argenteria raggiunse il suo apice, e continuano a ispirare e affascinare coloro che cercano connessioni con il passato attraverso la creatività umana.
È importante notare che i punzoni sull’argenteria dell’Old Sheffield possono essere molto variabili e talvolta difficili da interpretare. A causa della mancanza di standardizzazione e della natura artigianale dei pezzi, la ricerca e l’interpretazione dei punzoni possono essere una sfida, ma anche un’opportunità intrigante per scoprire la storia dietro questi pezzi unici.
Evoluzione dopo il 1850
Dalla metà dell’800 con la scoperta della pila di Alessandro Volta e gli studi di Luigi Galvani si ebbe l’avvento del bagno galvanico che determinò l’abbandono della lavorazione dell’Old Sheffield per l’avvento della placcatura tramite elettrolisi. Gli oggetti venivano prima eseguiti in rame e poi ricoperti di argento esteriormente.
Nella seconda metà dell’800 si introdussero nuovi materiali come fondo, peltro e ottone, che venivano poi argentati. Questi oggetti vennero chiamati o punzonati Sheffield e con le sigle EPNS oppure EPMB. Entrambe le sigle indicano che l’oggetto in questione non è realizzato interamente in argento massiccio, ma è piuttosto placcato con uno strato sottile di argento per conferire l’aspetto estetico dell’argento senza il costo associato al metallo prezioso.
- EPNS: EPNS sta per “ElectroPlated Nickel Silver”, che in italiano significa “Nichel Silver Placcato Elettrochimicamente”. È un tipo di placcatura in cui uno strato sottile di argento viene applicato elettrochimicamente su una base di metallo noto come “nichel silver”, che è una lega di nichel, rame e zinco. L’argento placcato elettrochimicamente forniva un aspetto simile all’argento massiccio a un costo inferiore, rendendo gli oggetti più accessibili. L’argento placcato EPNS è diventato particolarmente popolare nell’epoca vittoriana e nell’inizio del XX secol
- EPMB: EPMB sta per “ElectroPlated Metal Base”, che in italiano significa “Base Metallo Placcato Elettrochimicamente”. Questo termine è simile a EPNS, ma non specifica la composizione esatta della lega di base. In sostanza, indica che l’oggetto è realizzato con una base di metallo (che potrebbe essere variabile, come ad esempio ottone o altra lega) e poi placcato elettrochimicamente con uno strato sottile di metallo prezioso, come l’argento.