Tutto ha inizio il 10 ottobre 1910 quando Alfredo Giovanni Soprana apprende l’arte orologiaia presso il maestro Santini di Varese. Si specializza nel 1911 presso la storica orologeria Darin di Vicenza. Su suggerimento del padre emigra a Buenos Aires, dove fa fortuna grazie anche alla sua abilità nel modellare i sottili vetri degli orologi per mezzo di lastre fotografiche. Rientrato in Italia, costruisce negli anni ‘30 la lancetta minuti dell’orologio del campanile di San Giovanni Ilarione. Nel’40 stabilisce la sua attività a Valdagno, un’area proiettata verso il futuro grazie alle industrie Marzotto.
E’ l’Italia del dopoguerra che segna invece l’inizio dell’attività dei fratelli Soprana. Nel 1946 tre fratelli Adolfo, Roberto ed Edoardo aprono a Valdagno in Corso Italia n°14 la loro prima gioielleria-orologeria e ottica.
Solo dieci anni dopo Adolfo Soprana scende a Vicenza ed apre una gioielleria orologeria ed ottica in Piazza dei Signori al civico 53. Era il 1956. E’ partita così, più di 50 anni fa, l’avventura della storica gioielleria, un percorso che ha attraversato mezzo secolo legandosi alle persone e alla vita di questa città in ogni suo avvenimento, privato o pubblico.
E’ il 1973 quando Adolfo subentra alla antica gioielleria Marangoni, collocata sotto le volte della Basilica Palladiana dal 1770, e da allora l’azienda si è trasferita sotto le “volte palladiane” ed ha continuato ad investire nel nuovo negozio, sia dal punto di vista infrastrutturale che culturale. La Basilica diventa così il cuore dell’attività dei Soprana che vi dedicano passione ed energie. Nell’attività entrano anche i figli Fiorenza e Stefano.
Durante il 1982, l’ottica Soprana si trasferisce in via Muschieria e nasce l’ottica Soprana e Marcato gestita da Fiorenza Soprana e dal marito Antonio Marcato.
Il restauro del negozio avviene nel 1989, dopo l’acquisizione della società Bersani; le vetrine di esposizione così passano da tre a cinque. Viene creato anche il Laboratorio di Gioielleria e Oreficeria e depositato il marchio Soprana per la realizzazione di monili. Si restaura nell’occasione tutta la facciata di lato della piazzetta palladio.
Nel 1995 Stefano e il padre Adolfo aprono la PENDOLERIA nell’antica azienda Zanasco, un luogo dedicato all’orologeria d’arredamento. Con l’occasione nasce anche il laboratorio di Orologeria dedicato alla revisione ed al restauro di questi magnifici monili meccanici.
Un’ulteriore spazio di esposizione si crea nel 1997, quando vengono restaurate le sette vetrine del LAMEC.
Ma la storia dei Soprana, oltre ad una prestigiosa avventura commerciale, è soprattutto un percorso di passione ed amore per la storia del gioiello e dell’orologeria.
In questi anni si sono susseguite e ripetute moltissime occasioni culturali volute dalla gioielleria che si è sempre interessata a forme concrete di neo-mecenatismo conducendo vere e proprie operazioni culturali per la restituzione di testimonianze uniche della storia vicentina. Soprana ha sempre investito in cultura, non solo sponsorizzandola ma producendo ricerche, eventi, mostre, concerti, restauri.
Un’altro punto cruciale dell’azienda avviene nel 1990 quando il Maestro Orafo Giovenzio Posenato entra a far parte del team Soprana che nel 2000 ha l’incarico di realizzare il restauro completo della Corona e del Pettorale della Madonna di Monte Berico. Con l’occasione Stefano Soprana crea il libro storico-culturale sul restauro.
Dopo il restauro della Torre Bissara, nel 2001, la ditta Soprana si è fatta carico del restauro dell’orologio della torre, del quadrante ed ha ricostruito la fase lunare com’era presente nel 1597, rimossa dal Ferracina nel 1744 per introdurre un secondo quadrante, reintroducendola dopo 200 anni.
Anche per questa importante data per Vicenza, Soprana ha dato vita ad un manoscritto sul Restauro dellla Torre Bissara
Il 2003 segna un’altra trasformazione per il negozio che, con l’acquisizione della ditta ZANETTI, avvia il secondo restauro e integra tutto il lato di piazzetta Palladio diventando un unico negozio di ben 6 vetrine espositive .
L’azienda pone anche particolare attenzione alla storia e alla cultura nei settori che la rappresentano. Così nel 2007 Stefano Soprana dà vita alla mostra culturale a Palazzo Chiericati dal nome “Gli Orologi Notturni Dei Papi”. Questa mostra spiega le diverse letture del Tempo nella Bibbia e loro applicazioni nell’orologeria.
Dopo l’ingresso in negozio della quarta generazione con Matteo e Giovanni, nel 2008 l’azienda amplia lo sguardo e nasce ScrignoSoprana.com la nuova vetrina e-commerce per soddisfare la clientela internazionale.
Nello stesso anno, in occasione della nona edizione del Festival Biblico dal tema “Dimorare nelle Scritture”, Soprana partecipa a questa iniziativa culturale e veste le sue vetrine di gemme preziose e colorate. Viene anche redatto un opuscolo “Gerusalemme, dimora eterna rivestita di gemme: i significati delle pietre preziose nella bibbia”.
Nel 2011 in occasione dei 150 anni dell’unità d’Italia, Soprana coglie l’opportunità di creare, in collaborazione con Meistersinger, l’orologio monolacetta “Soprana n°6”. Con tiratura limitata, il n.0/50 viene personalizzato e donato al Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano come gesto simbolico.
Il 21 maggio 2013 nasce il marchio “Loving Palladio” da un idea si Stefano Soprana e dal suo amore per l’arte palladiana di cui Vicenza ne è la culla.
- In occasione del 10° Festival Biblico, nel 2014, dal titolo “Le Scritture, Dio e l’uomo si raccontano”, Soprana interpreta la parola nel suo campo si specializzazione dando vita all’edizione: “Il gioiello racconta” il valore simbolico dell’oreficeria nella Bibbia.
Un’altro scambio culturale avviene nel 2015 quando Soprana, Sorelle Ronco e Meistersinger danno vita ad una collaborazione unica per la realizzazione di una mostra dal titolo “Orologi Rinascimentali tra potere e prestigio”.
Il Museo Del Gioiello nel 2017 ha chiesto in seguito la collaborazione di Stefano Soprana per la realizzazione della mostra “INTRECCI PREZIOSI la catena tra funzione e ornamento”
Ancora ad Oggi Soprana coglie tutte le occasioni per portare cultura nella Vicenza che ama.